Chi Siamo

Tutto inizia nel 1895 con lo spirito da pioniere del giovane Riccardo Mantero che da Novi Ligure approda nell’allora fiorente distretto comasco. Nel 1902, il giovane si mette in proprio e inaugura un piccolo deposito di sete. Nasce la “Ditta Riccardo Mantero”, una realtà unica nel comparto serico in zona. Riccardo è un uomo visionario, intraprendente e dal forte carattere commerciale, che lo porta negli anni ad assumere con audacia i rischi di espansione e sviluppo.

Riccardo Mantero chiama a Como il fratello Gianni, più giovane di vent’anni. Gianni, dopo la Grande Guerra, si era laureato nel 1922 in Ingegneria al Politenico di Milano con l’architetto Giovanni Muzio. La sua tesi di laurea è il progetto del palazzo di Via Volta 74, che diverrà la casa della famiglia e la sede dell’azienda, incastonato nelle mura medievali del borgo cittadino. Nel 1926, la ragione sociale della neonata attività diventa “Fabbrica Seterie Riccardo Mantero Snc”. Un anno dopo, nel 1927 due dei tre figli di Riccardo, Carlo e Beppe, entrano in azienda dopo aver terminato gli studi a Londra. Beppe ha già lavorato anche a Londra e Lione, ai tempi riconosciuta come la capitale europea della seta.

Negli anni Quaranta inizia il processo di industrializzazione: i Mantero acquistano la tessitura di Menaggio, integrando parte della catena del valore al fine di ottimizzare la struttura dei costi e i tempi di commercializzazione. Il desiderio è di diventare produttori tessili: industriali, oltre che commercianti. Beppe Mantero, dapprima responsabile commerciale, punta sull’export internazionale: l’altissima qualità dei tessuti, dei colori, della stampa sono il fiore all’occhiello della sua azienda. Beppe, uomo dall'animo carismatico, già padre di 8 figli, entra poi al comando della “Fabbrica Seterie Riccardo Mantero” negli anni Cinquanta. La fa crescere, puntando sull'emergente industria fiorentina del prêt-à-porter. È lui ad iniziare il processo di verticalizzazione industriale, integrando tutte le fasi di produzione necessarie per la realizzazione del tessuto per l'alta moda.

È con lo stabilimento di Grandate, inaugurato nel 1960 e fiore all’occhiello di ingegneria tessile, che Beppe completa gli asset industriali che gli mancavano. In origine esclusivamente dedicato alla tessitura, integrerà la tintoria e la stamperia a partire dal 1964. È questo il momento in cui Mantero inizia a controllare il processo produttivo totale e a rispondere in modo completo alla crescente domanda di tessuti di elevata qualità. Nel 1972 Mantero debutta nel mercato dell'accessorio, integrando la produzione di tessuti per cravatteria, mercato in forte espansione a livello globale. Nascono in questi anni le sedi di New York, Parigi, Hong Kong e Hangzhou, che permettono di rafforzare le relazioni con i clienti ed i partner esteri, creando una struttura a servizio di un mercato sempre più globale. Nel 1982 Beppe Mantero, che dal 1978 è diventato Cavaliere del Lavoro, viene a mancare. Da tempo in azienda lavorano i figli, la terza generazione: Riccardo, Federico, Cristian, Otto, Michele e Moritz, mentre Aimone e Stefania preferiscono seguire altri interessi. È il primogenito Riccardo a prendere le redini puntando sull'internazionalizzazione.

La ristrutturazione aziendale degli anni Novanta è necessaria per fronteggiare uno scenario mondiale che si va configurando in modo sempre più netto. Il settore tessile inizia a mutare in maniera irreversibile. Nel 2001 Moritz Mantero acquisisce la maggioranza e assume la conduzione dell’azienda. Mantero fornisce adesso i più importanti marchi mondiali della moda e del lusso. Nel 2002 viene acquisito lo storico archivio dell'azienda londinese Holliday & Brown: una raccolta centenaria di volumi, tessuti, carte-prova, che daranno vita all'omonima collezione di accessori uomo.

Dal 2011 sono i fratelli Franco e Lucia Mantero a condurre l’azienda, sotto la guida del padre Moritz, proseguendo il lavoro dei loro predecessori, nel rispetto dell’Heritage di famiglia e nella volontà di mantenere l’anima del Made in Italy. Proprio per questo, pur trovandosi in una fase storica in cui molte aziende leader del settore decidono di delocalizzare, restano nel territorio comasco con tutta la produzione. Considerano inoltre imprescindibile, per un’industria tessile moderna, il tema della sostenibilità. Su questi due principi cardine si innestano quindi gli importanti investimenti che portano Mantero Seta verso un grande sviluppo tecnologico e digitale, senza mai perdere i valori della manodopera artigiana specializzata. Con l’ingresso della quarta generazione si sono intensificati alcuni processi di automatizzazione: resta intatto il ruolo della storica tecnica di stampa serigrafica, il vero patrimonio storico aziendale, che diventa però anche il campo per sperimentazioni inedite, con cui si aprono nuove strade. Con lungimiranza, ma nel pieno rispetto delle tradizioni, Franco Mantero decide di puntare sulla stampa inkjet, una tecnica ormai imprescindibile nella produzione industriale, fondamentale per rispondere alle esigenze di un mercato velocissimo. Macchinari di ultima generazione, studio della preparazione dei tessuti, delle ricette dei coloranti e della realizzazione dei file di stampa, portano la stampa digitale Mantero al raggiungimento di una resa cromatica ottimale, con una qualità elevatissima ed una flessibilità produttiva eccezionale.

Nel 2015 debutta la collezione che incarna il DNA aziendale: nasce il brand Mantero 1902. Viene inaugurato il nuovo headquarter aziendale di Grandate, nato dal rinnovamento di buona parte dello stabilimento: una sede moderna e accogliente che ospita oltre 400 dipendenti e in cui convivono i reparti produttivi, i magazzini, gli uffici e l'archivio Mantero, esteso su una superficie di oltre 2.500 metri quadri. Nel 2019 viene invece acquisito il brand Ken Scott. L'approccio è "glocal": i valori ed il savoir faire del distretto serico restano radicati nella cultura aziendale, che sviluppa però un orientamento globale grazie al continuo inserimento di giovani talenti dal profilo internazionale.

Nel 2021, alla scadenza del suo quarto mandato da amministratore delegato, Franco Mantero ha spiegato la necessità di rinnovare l’assetto organizzativo aziendale in vista delle nuove esigenze imposte dal cambiamento epocale che i mercati stanno attraversando oggi. L’assemblea dei soci ha dunque nominato Simone Mercuri e Simone Taroni, braccio destro e braccio sinistro dell’amministratore uscente, come i nuovi AD dell’azienda.  L’innovativa scelta di affidare l’azienda alla gestione condivisa di due manager interni - personalmente e profondamente legati all’azienda e alla famiglia Mantero - vuole garantire all’azienda un modo nuovo di approcciare le decisioni, senza compromettere la continuità del modus operandi adottato finora. Taroni, da oltre 20 anni in Mantero, dotato di spiccate doti commerciali, competenza di prodotto e capacità di visione strategica del settore ha assunto la delega allo sviluppo dei mercati. Mercuri, da 14 anni in Mantero, con affinate competenze finanziarie, gestionali e legali ha invece la delega corporate e operativa.